La conferenza nazionale per chiedere il riconoscimento del ruolo dello Youth Worker e dei suoi diritti.

Venerdì 11 marzo, ore 15.00
Spazio Europa – via IV Novembre, 149
Roma

Giovani provenienti da tutta Italia si incontrano a Roma per dialogare sul riconoscimento della figura di ‘animatore socio-educativo’. La conferenza nazionale, evento finale del progetto DiaLOG In Youth Work finanziamento Erasmus Plus KA347, fissata in calendario per il prossimo 11 marzo, si svolgerà presso lo ‘Spazio Europa’ di via IV Novembre, alle ore 15.00. Parteciperanno tra gli altri, Rui Gomes – Capo della Divisione Istruzione e Formazione, Dipartimento della Gioventù del Consiglio d’Europa e Lucia Abbinante – Direttrice Generale della Agenzia Nazionale Giovani. L’evento è organizzato dall’associazione Giosef Italy.

Chi è lo Youth Worker
Riconosciuta in altri paesi del resto dell’Unione europea, ma ancora non in Italia sul piano nazionale, la figura dello Youth Worker – chi è impegnato a qualsiasi età nel lavoro con e per la popolazione giovanile – ha bisogno di essere regolamentata, nell’ambito dei diritti e dell’inquadramento economico. Una professionalità di fondamentale importanza soprattutto nei processi di ‘educazione non formale’ che entra in gioco a supporto di istituzioni e enti per promuovere e sviluppare una società più forte, solida e resiliente che mette al centro ‘i giovani per i giovani’. Sono centinaia gli operatori sociali italiani impegnati in attività di questo tipo che non godono di diritti al pari di altri professionisti.

Dialoghi territoriali: l’esempio del Municipio VIII di Roma
Grazie alla rete di associazioni sparse sul territorio nazionale – attivata dall’associazione Giosef Italy -, e in vista della conferenza nazionale di marzo, gli youth workers d’Italia hanno avviato il confronto regionale e locale con le istituzioni per stilare un elenco di raccomandazioni utili per dare centralità alla figura di Youth Worker. A Roma, ad esempio, all’incontro organizzato dall’associazione Replay Network, i giovani operatori sociali – nei mesi scorsi – hanno incontrato e dialogato con Michela Cicculli, che era assessora alle Politiche Giovanili del Municipio Roma VIII lo scorso Giugno 2021 ai tempi delle consultazioni.

Cosa serve perché lo Youth Worker venga riconosciuto dalle istituzioni italiane come già avviene nel resto d’Europa? Quali raccomandazioni sono scaturite dagli incontri territoriali degli ultimi mesi? Ne parleranno gli youth workers all’appuntamento romano: due giorni di incontri e dialoghi per l’appuntamento conclusivo della Conferenza nazionale.
Interverranno: Maria Cristina Pisani – Presidente del Consiglio Nazionale Giovani, Christiana Xenofontos – Componente del Board dell’European Youth Forum, Rita Bergstein – TCA/NET/TEC, Coordinator Educational Management JUGEND für Europa, Marialuisa Silvestrini – Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale, Lucia Abbinante – Direttrice Generale Agenzia Nazionale Giovani, Fabiana Dadone – Ministra per le Politiche Giovanili.

Nicotera: “Necessità di regolamentare la figura in Italia”
“Lo Youth Work è praticato in Italia da decenni ma la sua definizione normativa soffre di un vacuum che impedisce all’intero settore e ai professionisti il riconoscimento, sociale, economico e politico affinché si affermi uno standard qualitativo garantito. Non solo, anche un percorso professionalizzante chiaro e una strategia di implementazione inserita a pieno titolo nel quadro delle politiche per la gioventù. Per favorire il riconoscimento delle competenze dello youth worker così come la qualità del lavoro, l’intero partenariato del progetto ‘Dialog in youth work’ ha condotto dialoghi territoriali con i decisori politici locali. La nostra volontà è contribuire alla regolamentazione in Italia di questa professione perché sia inserita in un sistema di libera concorrenza, nel rispetto della legislazione dell’Unione europea, delle legislazioni nazionali e della professionalità degli operatori del settore” commenta Alessandro Nicotera, presidente di Giosef Italy.
Il progetto è realizzato in collaborazione con: Agenzia Di Promozione Integrata Per I Cittadini In Europa APICE, CESIE, Giosef Enna, Associazione RE.DU Rete Educare ai Diritti Umani, Arciragazzi Portici “Utopia Attanasio”, Associazione DuePunti, Giosef Torino – Marti Gianello Guida A.P.S., I-Dare Italy, CET Platform Ital, Insight – education project design, Associazione Regionale Comuni Italiani Lazio, Associazione Connecting Europe, Replay Network, Youthmed, Partner associato: Associazione NINFEA – Associazione Nazionale per l’Educazione Informale e Non-formale

Associazione Giosef Italy
L’Associazione Giosef Italy – Giovani Senza Frontiere – è nata ad aprile del 1998. Ha lo scopo di promuovere un ruolo attivo dei giovani nella società attraverso lo youth work, l’attivismo, la militanza politica e il volontariato. Tra le principali finalità: l’educazione alla responsabilità civile ed alla cittadinanza attiva, la formazione culturale e politica dei giovani a livello europeo e internazionale, infine, la promozione e lo sviluppo di percorsi di ‘educazione non formale’. Al centro del lavoro la creazione di reti nazionali e internazionali. È parte del Consiglio Nazionale dei Giovani e del Forum Nazionale del Servizio Civile, collabora in numerosi partenariati internazionali. Giosef Italy è anche impresa sociale. Formazione, Hostelling e Innovazione sociale e digitale fanno parte dell’identità dell’associazione e aiutano a dare sostenibilità alle attività. Tra i servizi l’ostello ‘Il Paguro’, un centro di ospitalità e aggregazione giovanile che sorge a Casapesenna (Caserta), in un bene confiscato alla camorra. All’interno della piccola casa per giovani europei – sorta nel bene confiscato – Giosef ospita i progetti di volontariato, creando connessioni significative con le realtà associative del territorio.


0 commenti

Lascia un commento

Segnaposto per l'avatar

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *