ART 1. PREMESSE
Il presente Regolamento stabilisce lo standard di condotta e il comportamento etico di base richiesti a tutte le persone associate ad APICE, ai componenti dell’Organo di Amministrazione, alle persone volontarie, al personale contrattualizzato, agli esperti esterni e a chiunque interagisca con APICE mentre svolge attività riconducibili a questa organizzazione.

Si adotta quindi questo Regolamento, sulla base dello Statuto APICE vigente e in particolare visti:

ART.5 (Diritti degli associati)
I/Le Soci/e Fondatori/Fondatori e Ordinari/e che hanno compiuto la maggiore età hanno diritto di:
[…] c) votare per l’approvazione e le modificazioni dello statuto e dei regolamenti;

ART.6 (Obblighi delle persone associate)
[…]Fermi restando gli obblighi nascenti dalla legge, le persone associate sono obbligate a:
a) osservare lo Statuto ed i regolamenti interni nonché le direttive e le deliberazioni che sono emanate dagli Organi dell’Associazione;[…]

ART.7 (Perdita della qualifica di persona associata)
La qualifica di persona associata si perde per:
[…]d) espulsione per i seguenti motivi: inosservanza delle disposizioni che derivano dalla legge, dal presente Statuto, dai regolamenti interni e dalle deliberazioni assunte dagli organi sociali; […]

Art 10 (Assemblea delle persone associate)
L’Assemblea ordinaria delle persone associate in particolare, delibera in merito a:
[…]h) approvazione di eventuali regolamenti dell’Associazione;[…]

ART.21 (Regolamenti interni)
Al fine di meglio disciplinare il funzionamento degli organi sociali, delle cariche sociali e di migliorare la realizzazione degli scopi e dell’oggetto sociale, l’Assemblea può approvare dei regolamenti interni, preventivamente redatti dall’Organo di Amministrazione, alla cui osservanza sono tenute tutte le persone associate

Il presente Regolamento pone le sue radici nella Costituzione Italiana del 1946, nella Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali del 1950, nella Carta sociale europea del 1965, nella Convenzione ONU sui diritti dell’Infanzia e Adolescenza del 1989, nonché nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea del 2000.

ART 2. VALORI E PRINCIPI

  1. Riconoscendo la capacità di APICE di fungere da modello positivo di condotta, promuovendo i valori della democrazia, dei diritti umani e dello stato di diritto, agendo in favore dell’equità sociale e contro ogni forma di discriminazione, le persone associate ad APICE si impegnano a rispettare questi valori senza alcuna differenziazione basata su etnia, religione, origine, identità di genere, orientamento sessuale, background sociale o qualsiasi altro criterio discriminatorio.

APICE offre uno spazio di sperimentazione e crescita a tutti gli individui che si impegnano a combattere e prevenire l’incitamento all’odio e la discriminazione online e offline, specialmente attraverso l’educazione non formale, pertanto riteniamo imprescindibile applicare i valori e principi enunciati alla nostra vita associativa.

ART 3. LINGUAGGI E COMPORTAMENTI RISPETTOSI E INCLUSIVI
Come semplici cittadini, e in particolare come youth workers, attivisti, educatori, promotori dei diritti umani, crediamo sia fondamentale prestare attenzione alle parole, al linguaggio, ai comportamenti e agli atteggiamenti che usiamo, al fine di creare uno spazio senza discriminazioni, esclusioni e reati.
Per questi motivi adotteremo, a meno che non sia possibile a causa di limitazioni linguistiche:
– una lingua neutra rispetto al genere, parlata e scritta, una lingua scritta che evita * e @ perché possono creare difficoltà alle persone non vedenti che abbiano la necessità di utilizzare lettori automatici;
– una lingua culturalmente sensibile;
– un linguaggio rispettoso nei confronti delle persone con qualsiasi tipo di disabilità e/o che si identificano, in maniera conoscibile, come parte di qualsiasi minoranza o gruppo discriminato.

Poiché sappiamo che i criteri adottati per rendere il nostro linguaggio inclusivo e rispettoso potrebbero cambiare ed essere aggiornati nel tempo, accogliamo con favore qualsiasi suggerimento per rivedere il linguaggio che usiamo e adottare nuovi elementi, quando necessario.

Il modo in cui ogni persona agisce nei confronti dell’altro è anche inquadrato in forme culturali di comportamento fisico e verbale: in ogni momento dovremmo prendere in considerazione la diversa comprensione delle nostre azioni, come toccare, abbracciare, stare fisicamente vicino a un’altra persona, e adottando un comportamento reciproco rispettoso.

Se non sei sicuro che la tua azione possa offendere un’altra persona, chiedi prima di agire.
Il consenso è sempre necessario.

ART 4. SOLIDARIETÀ
Per raggiungere i suoi scopi associativi APICE mira a mobilitare e responsabilizzare cittadini, giovani, attivisti per i diritti umani, professionisti ecc, come attori di cambiamento e sviluppo positivi nelle comunità.
Consci della la possibilità che questi diventino target di campagne di stigmatizzazione, minacce, diffamazione e altre forme di attacco a causa dell’attività svolta in qualità di persone associate ad APICE, in particolare nello spazio online, APICE si impegna a mostrare solidarietà e sostegno a tutti coloro che possano essere ingiustamente presi di mira, in particolare coloro che agiscono in difesa dei diritti umani e contro il discorso d’odio.

ART 5. RAPPRESENTANZA DI APICE E DICHIARAZIONI A NOME DELL’ASSOCIAZIONE
Essere parte di APICE non equivale a poter rappresentare automaticamente l’organizzazione.
Come regola generale, la rappresentanza legale dell’associazione ricade sul/sulla Presidente.
La rappresentanza politica dell’associazione spetta all’OdA, salvo espressa indicazione differente da esplicitare mediante deliberazione apposita, da comunicare alle parti interessate.

Ogni persona associata che partecipi ad attività di APICE o cui APICE è invitata, interviene esprimendosi per proprio conto, quindi le opinioni e le dichiarazioni espresse dalle persona associate ad APICE non coincidono con la volontà politica di APICE o del suo OdA, salvo espressa autorizzazione dell’OdA

Una persona associata ad APICE può parlare in nome e per conto dell’Associazione o rappresentarla in un’attività esterna qualora sia espressamente autorizzata dall’’OdA, con comunicazione scritta, notificata alle parti interessate.

ART 6. TUTELA DELLA PRIVACY
Ogni questione discussa durante le riunioni e le attività interne ad APICE è riservata, a meno che tutti i componenti dell’Assemblea non decidano diversamente. Questo mira a garantire uno spazio sicuro per un dibattito aperto.
Applicheremo la “Chatham House Rule”(1) alle discussioni interne, alle riunioni e alle attività di APICE: le persone partecipanti sono libere di utilizzare le informazioni che ricevono, ma né l’identità né l’affiliazione della persona che ha condiviso un pensiero o un’informazione, né quella di qualsiasi altro partecipante, possono essere rivelate.
Ciò mira a garantire che nessuna persona associata ad APICE sia personalmente esposta per le proprie dichiarazioni. Nel caso in cui emergano problemi, la discussione/soluzione dovrebbe concentrarsi sulla risoluzione del problema, senza un’esposizione inutile degli individui coinvolti.
Ogni corrispondenza condivisa con l’OdA è automaticamente considerata riservata, a meno che non venga rimosso il suo stato di riservatezza, con dichiarazione esplicita del mittente .
Qualsiasi questione posta all’attenzione dell’OdA è trattata garantendo la tutela dell’identità della persona che ha sollevato la questione stessa.
Nel caso in cui le questioni trattate in forma riservata implichino la presunta o accertata commissione di reati, sarà necessario garantire l’accesso alle informazioni che l’OdA abbia in possesso a ciascuna persona associata che ne faccia richiesta.

ART 7. CONFLITTO DI INTERESSI
Un conflitto di interessi è una situazione che comporta il rischio che l’interesse personale, incluso il guadagno finanziario, interferisca con il supremo interesse dell’Assemblea e il raggiungimento degli scopi associativi.
Un conflitto di interessi è inteso come tale:

  • Quando una persona ha un interesse acquisito, come denaro, status, conoscenza, relazioni o reputazione, che mette in dubbio se le sue azioni, il suo giudizio e/o il suo processo decisionale possano essere imparziali;
  • Quando una persona agisce per tornaconto personale piuttosto che per il beneficio dell’organizzazione;
  • Quando una persona ha in corso interessi o patti di lealtà concorrenti a causa dei suoi doveri verso più di una persona o organizzazione.

Le persone associate ad APICE non possono essere affiliate ad un’altra organizzazione o ad un altro ente che promuova e/o supporti messaggi e/o misure contrarie ai valori e ai principi adottati da APICE attraverso questo Regolamento e mediante lo Statuto associativo .

Per evitare casi di conflitto di interessi quando il coinvolgimento di una persona nelle attività di APICE prevede alcuni vantaggi reputazionali / finanziari e / o di altro tipo, la decisione su un incaricato deve essere presa dall’OdA sulla base di un bando aperto e trasparente e di una serie di criteri chiaramente definiti.

Nei casi in cui venga percepito o segnalato un conflitto di interessi, una Commissione Etica valuterà il caso in base ai propri meriti, tenendo conto di tutte le relative evidenze.

ART 8. LEALTÀ, NON CONCORRENZA E RISPETTO DEI CONTRIBUTI DI CIASCUNO
Le persone associate ad APICE possono beneficiare di tutto ciò che l’associazione offre ai fini della propria crescita personale e professionale, inclusi prodotti e pratiche originali creati da APICE a beneficio delle persone associate.

Le persone associate sono tenute a comportarsi lealmente verso le altre persone associate,

In riferimento alle attività professionali svolte per APICE, le persone associate devono astenersi dal praticare concorrenza professionale diretta verso l’organizzazione o utilizzare quanto messo a disposizione dall’organizzazione per tornaconto personale, specie se in diretta concorrenza con l’organizzazione stessa, salvo esplicita autorizzazione da parte dell’OdA.

Tutte le persone associate devono rispettare il contributo di ciascuna persona associata alla vita associativa, non approfittandone per tornaconto o profitto personale.

ART 9. VIOLAZIONE DEL PRESENTE REGOLAMENTO

Ogni presunta violazione del presente Codice Etico e di condotta deve essere segnalata all’OdA tramite una comunicazione ufficiale a mezzo posta elettronica in modo riservato. L’OdA raccoglie tutte le prove pertinenti, avvia una discussione sul caso e decide in merito alla linea di condotta, indicativamente entro 15 giorni lavorativi. Ciascun caso deve essere discusso separatamente, in base ai suoi meriti e alle prospettive di tutte le parti coinvolte.

Se il Codice Etico e di condotta viene violato da una persona associata, una persona volontaria o qualsiasi altra persona affiliata, l’OdA si assumerà la responsabilità della mediazione quando possibile. In caso di impossibilità a dirimere la questione anche da parte dell’OdA, o quando vi sia conflitto di interesse, sarà instaurata la Commissione Etica.

Questa sarà composta da 6 componenti dell’Assemblea, eletti dall’Assemblea tra coloro che si vorranno candidare, ad esclusione di persone in eventuale conflitto di interesse, analizza il caso, acquisendo tutte le prove a disposizione, e deciderà a maggioranza dei ⅔.

La persona accusate di violazione del Codice Etico e di Condotta riceverà un avvertimento in forma scritta che comunica il procedimento avviato dalla Commissione Etica. La decisione della Commissione Etica è trasmessa all’Assemblea durante la successiva Assemblea Generale.

In caso di ripetuta e/o grave violazione del Codice Etico e di Condotta da parte di una persona associata, l’OdA può sospendere lo status di adesione di questa persona fino alla successiva riunione dell’Assemblea Generale e proporre la sua espulsione ai sensi dell’Art 7 d) dello Statuto APICE.

Una violazione del Codice Etico e di Condotta, se molto grave, può autorizzare l’OdA a negare alla persona autrice della violazione qualsiasi ulteriore partecipazione alle attività di APICE.

L’OdA, nei casi previsti dalla legge, dovrebbe segnalare alle autorità locali quelle violazioni del Codice Etico e di Condotta che costituiscono reato.

ART 10. EMENDAMENTI
Qualsiasi persona associata ad APICE può proporre un emendamento all’attuale Codice Etico e di Condotta presentando una mozione all’OdA, in forma scritta: in questo caso l’OdA deve porre l’istanza all’ODG della successiva Assemblea Generale.

Il Codice Etico e di condotta di APICE può essere modificato dall’OdA all’unanimità o dall’Assemblea con una maggioranza non inferiore ai due terzi dei voti espressi.

Regolamento adottato in data 18.12.2020

(1) https://www.chathamhouse.org/chatham-house-rule?gclid=CjwKCAjwvZv0BRA8EiwAD9T2VcRNbAQRivGcf91n6hVuZkq01dJG6L5lU_jH1ktEMZgApcFoBpYvcRoCjSQQAvD_BwE