L’internet governance in Italia, in Europa e nel mondo
Uno dei più grandi problemi riguardanti l’internet governance è legato alla mancanza di accordo
rispetto a cosa sia l’internet in generale e ai modi diversi in cui questo viene percepito. Nonostante
questo, l’ONU nel 2005 ha deciso di cimentarsi nella definizione della governance di internet con un
gruppo dedicato e grazie a questi sforzi siamo adesso in grado di descrivere l’internet governance
come l’applicazione di principi condivisi, norme, regole, procedure decisionali e di funzionamento che delineano l’evoluzione e l’uso di Internet da parte di governi, settore privato e società civile.
Data l’eterogeneità dei settori e delle personalità coinvolte, il modello che viene seguito per discutere
dei vari temi è quello del multistakeholderismo, che nella sua forma ideale dovrebbe prevedere
l’eguale contributo e l’eguale peso di tutti gli attori (stakeholder) coinvolti, a garanzia che l’interesse
comune di tutte le parti della società venga rispettato, secondo il principio che l’internet è un bene
comune che andrebbe tutelato e reso accessibile in quanto tale.
Nella pratica il modello è di difficile applicazione e sono ovviamente visibili alcuni squilibri di potere
tra le diverse parti, ma nonostante questo, grazie all’esistenza di vari spazi di discussione, si cerca di
garantire una partecipazione che sia il più possibile orizzontale e inclusiva, per favorire uno scambio di idee e di suggerimenti dal quale dovrebbero scaturire miglioramenti per l’intera società.
Per poter comprendere la complessità dell’ecosistema dell’internet governance e gli svariati temi e
settori che interessa, è bene distinguere quantomeno delle macroaree, che sono le seguenti:
● INFRASTRUTTURE
Infrastrutture di telecomunicazione, Internet service providers, Protocolli di controllo di
trasmissione e protocolli internet, i DNS (Domain Name Systems), Root zone e Root Servers,
Neutralità della Rete, Standard tecnici e del web, servizi di Cloud, l’Internet of Things (l’internet
delle cose), Convergenze
● SICUREZZA
Cybersecurity, cybercrime, Infrastrutture critiche, cyber terrorismo, cyber conflitti e guerra
informatica, crittografia, spam, firma digitale, sicurezza dei minori online
● LEGALE
Strumenti legali, Giurisdizioni, Risoluzioni alternative di dispute, Diritto di proprietà
intellettuale, Copyright, Marchi registrati, Patenti e Brevetti, Leggi del lavoro, Intermediari.
● ECONOMICA
E-commerce, Internet Data Economy, Internet Access Economy, Trend emergenti: Internet of
things, Intelligenza Artificiale, Sharing economy, E-banking, E-money e valute virtuali,
Protezione dei consumatori, Tasse.
● SVILUPPO
Tecnologie digitali e sviluppo delle società, Digital Divide, Sviluppo di Competenze e Capacità
● SOCIOCULTURALE
Policy dei contenuti, Educazione online, Diversità Culturale, Multilinguismo, Beni Pubblici
Globali.
● DIRITTI UMANI
Diritti Umani online e offline, Privacy e Protezione dei Dati, Diritti dei minori online, Diritti delle
persone con disabilità, Diritti di Genere online.
Proprio a causa dell’enorme numero di temi, è di fondamentale importanza che intervengano diversi
tipi di stakeholder, divisi in 5 settori fondamentali:
- Governi
- Business
- Società Civile
- Organizzazioni Internazionali
- Comunità tecnico/scientifica e Accademia
Per far fronte alla necessità di rappresentare in maniera eguale i vari settori e i loro interessi, le
Nazioni Unite hanno fondato l’Internet Governance Forum (IGF) nel 2006, allo scopo di offrire spazi e
strumenti per facilitare lo scambio e il dialogo seguendo il modello del multistakeholder.
Il Forum non ha potere decisionale vero e proprio ma ha lo scopo di favorire le discussioni riguardanti l’Internet Governance e, nella fattispecie, il suo mandato comprende:
- Discutere di questioni di policy pubblica in relazione agli elementi chiave dell’Internet governance,così da poter promuovere sostenibilità, robustezza, sicurezza, stabilità e sviluppo di Internet
● Facilitare la discussione tra enti che si occupano di differenti politiche pubbliche internazionali
che attraversano la gestione di internet, così come della discussione riguardante questioni
che ancora non rientrano nello scopo di nessuno degli enti esistenti.
● Interfacciarsi con le rilevanti organizzazioni inter-governative e altre istituzioni nell’ambito
delle materie di loro competenza.
● Facilitare lo scambio di informazione e buone pratiche e in questo senso massimizzare
l’expertise delle comunità tecniche, scientifiche e accademiche.
● Raccomandare tutti gli stakeholder a proporre modi e strumenti per accelerare la disponibilità
e l’accessibilità di internet nei paesi in via di sviluppo
● Rafforzare e migliorare l’impegno degli stakeholders nei meccanismi esistenti e/o futuri
dell’Internet Governance, in particolare di quelli dei paesi in via di sviluppo.
● Identificare problemi emergenti, portarli all’attenzione degli enti rilevanti e del pubblico in
generale e, laddove appropriato, produrre raccomandazioni.
● Contribuire allo sviluppo di competenze per l’Internet Governance in paesi in via di sviluppo,
progettando ed esaltando al meglio le risorse di conoscenze ed expertise presenti
localmente.
● Promuovere e monitorare regolarmente, l’applicazione dei principi del WSIS (World Summit
on Information Society) sui processi dell’Internet Governance
● Discutere inter alia delle questioni legate alle risorse critiche di Internet
● Aiutare nella ricerca di soluzioni a questioni emergenti dall’uso e dal misuso di internet, in
particolare di ciò che colpisce gli utenti comuni.
● Pubblicare le sue procedure
L’entità più importante all’interno del Forum è il MAG, Multistakeholder Advisory Group, in quanto
stabilisce l’agenda e il programma dell’IGF, così come le sue priorità. I membri del MAG svolgono la loro attività in maniera volontaria e ne sono circa 50. Il 40% è di solito composto da rappresentanti
governativi, mentre il resto da vari stakeholders dell’Internet Governance.
Esistono IGF regionali, IGF Nazionali e IGF Giovanili sotto mandato delle NRI (National, Sub-Regional,
Regional and Youth IGF initiatives). In Europa l’IGF regionale è EuroDIG, l’European Dialogue on
Internet Governance, che esiste fin dal 2008 e che l’anno scorso e quest’anno ha come host lItalia, in
particolare Trieste.
L’Italia ha anche il suo IGF Nazionale che è al momento coordinato da AGID (Agenzia per l’ Italia
Digitale) nella figura di Concettina Cassa, che ha anche ricoperto il ruolo di MAG Member fino allo
scorso Novembre, quando è stata sostituita dall’Onorevole Mattia Fantinati.
Altri membri del Comitato di Programma di IGF Italia, in rappresentanza dei diversi gruppi stakeholder sono, al momento:
ICANN con Andrea Beccalli
Politecnico di Torino con Anna Carbone
Fulvio Ananasso – Stati Generali Dell’innovazione
Sergio Bellucci – Smartlabs SrL VarGroup
Glauco Benigni – Wac (Web Activists Community)
Filomena Costa – Camera di Commercio di Cosenza
Fantinati Mattia – Ministero per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione
Roberto Gaetano – EURALO Board
Emanuela Girardi – PoP AI
Giacomo Mazzone – EBU
Donato Molino – AssoTLD
Gianfranco Pensili – Ministero per lo Sviluppo Economico
Andrea Sammarco – Unioncamere
Erminia Giorno – Camera di Commercio di Cosenza
Youth IGF Italy